Cataloghi e strumenti utili

I cataloghi partecipati permettono di ricercare una risorsa tra i posseduti di più biblioteche, italiane e/o straniere. Alcuni cataloghi partecipati sono specializzati nella ricerca di risorse specifiche come ad esempio ACNP per la ricerca di riviste. Per maggiori informazioni sull’utilizzo di questi strumenti contattateci!

ANCP (Catalogo Italiano dei Periodici)

Catalogo italiano dei periodici, permette di ricercare una rivista tra tutte le biblioteche italiane che aderiscono al catalogo. È  possibile ricerca la rivista di interesse per titolo oppure per ISSN. Nel caso si sia interessati ad un articolo contenuto in una rivista posseduta da una biblioteca presente in ACNP, è possibile richiederlo tramite il servizio di document delivery

Quando utilizzarlo: ricerca di riviste nelle biblioteche italiane
Sito: ACNP

OPAC SBN

Catalogo del Servizio Bibliotecario Nazionale gestito dall’ICCU. Permette di ricercare una risorsa (libri, riviste, ecc.) nei posseduti delle biblioteche aderenti al sistema. La ricerca può essere effettuata specificando i campi di ricerca (titolo, autore, soggetto o altro) e filtrando successivamente i risultati secondo le chiavi proposte. 

Quando utilizzarlo: ricerca di monografie nelle biblioteche italiane
Sito: OPAC SBN

WorldCat

Catalogo gestito da OCLC che permette la ricerca federata sui cataloghi delle biblioteche aderenti dislocate in tutto il mondo. Grazie ai filtri di ricerca è possibile specificare la natura della risorsa ricercata (libro cartaceo, e-book, rivista, ecc.), permettendo così di verificare se la risorsa sia disponibile anche gratuitamente (open access) online. 

Quando utilizzarlo: ricerca di risorse in lingua straniera
Sito: WorldCat

Karlsruher Virtual Catalog

Catalogo gestito dalla Karlsruher Institut für Technologie, permette di selezionare e interrogare contemporaneamente i cataloghi di differenti paesi nel modo, insieme a basi dati commerciali (es. Amazon) e altro tipo di piattaforme (es. Google Books). 

Quando utilizzarlo: ricerca di risorse in biblioteche straniere
Sito: Karlsruher Virtual Catalog

In aggiunta alle banche dati sottoscritte dalla Biblioteca, online sono liberamente disponibili moltissimi strumenti per la ricerca e la consultazione della letteratura scientifica. Di seguito vi presentiamo brevemente alcuni degli strumenti più usati. Per maggiori informazioni sul loro utilizzo vi invitiamo a contattarci!

Search Smart

Il crescente numero di risorse online può spaventare, un primo passo per orientarsi nella scelta dello strumento più indicato alle proprie esigenze può essere quello di affidarsi a piattaforme che confrontano le coperture disciplinari delle varie banche dati (gratuite e non) e ne descrivono le specificità, come Search Smart! Nata dall’iniziativa di un privato, la piattaforma confronta i più popolari database di letteratura scientifica in lingua inglese, permettendo di selezionare lo strumento più adeguato alle proprie esigenze. 

Sito: Search Smart

Google Scholar

Motore di ricerca pensato da Google specificatamente per la letteratura scientifica, facile da consultare, ma presenta dati non aggiornati e una maschera di ricerca troppo semplificata.

Sito: Google Scholar

BASE

Motore di ricerca per la letteratura scientifica gestito dalla Bielefeld University Library che si occupa della selezione delle risorse indicizzate assicurando il rispetto di criteri di trasparenza e qualità. Indicizza 340 milioni di risorse da più di 11.000 fornitori, tra cui importanti editori. Presenta una maschera di ricerca accurata e completa. 

Sito: BASE

Semantic Scholar

Strumento di ricerca per la letteratura scientifica sviluppato presso l’Allen Institute for AI. Implementa l’intelligenza artificiale per offrire servizi aggiuntivi (gratuiti) che semplifichino la ricerca come:

Sito: Semantic Scholar

Dimensions

Database citazionale finanziato dalla Digital Science (società tecnologica con sede a Londra), accede a circa due miliardi di citazioni e permette di visualizzare la pubblicazione ricercata in connessione alle sovvenzioni, ai brevetti, alle sperimentazioni cliniche, ai set di dati e ai documenti politici a cui è legata.

Sito: Dimensions 

OpenAlex

Banca dati citazionale open-source sviluppata dall’organizzazione no-profit OurResearch, la quale ha come obiettivo primario la promozione dell’Open Access. 

Sito: OpenAlex

Connected papers

Strumento sviluppato da un gruppo di ricercatori che permette di visualizzare le pubblicazioni  su un determinato argomento in un grafo, raggruppando quelle simili. La similarità è basata su criteri di co-citazione e accoppiamento bibliografico. Tutte le pubblicazioni impiegate per comporre i grafi sono tratte da Semantic Scholar. 

Sito: Connected papers

Scilit

Piattaforma per la ricerca di pubblicazioni scientifiche gestita dall’editore open access MDPI AG. Sviluppa e integra algoritmi che forniscono gli indicatori d’impatto di una pubblicazione e una classica degli editori e delle riviste più attive a livello di Open Access. Permette di utilizzare come filtri di ricerca gli obiettivi dell’Agenda 2030. 

Sito: Scilit

Research Rabbit

Strumento di ricerca sviluppato da un gruppo di ricercatori che sfruttando l’intelligenza artificiale permette di creare dei grafici di connessione tra le pubblicazioni e di collegare gli interessi di ricerca di un utente con le rispettive pubblicazioni e/o autori. Sempre grazie all’IA permette di creare abstract. 

Sito: Research Rabbit

Inciteful

Piattaforma nata dall’iniziativa di un privato, mette a disposizione due strumenti: 

  • Paper Discovery: permette di creare una rete tra le pubblicazioni su uno stesso argomento sfruttando le citazioni;
  • Literature Connector: permette di caricare due pubblicazione e scoprire le relazioni tra le due a partire dalle citazioni bibliografiche.

Sito: Inciteful

Lens.Org

Progetto della società Cambia, è una piattaforma che permette di aggregare diversi contenuti tra cui pubblicazioni scientifiche e brevetti. 

Sito: Lens.Org

I repository disciplinari sono archivi online progettati per ospitare i risultati della ricerca su argomenti specifici. Rispetto agli archivi istituzionali, di cui ART è un esempio, per depositare non è richiesta una specifica affiliazione né una provenienza geografica. Generalmente su questo tipo di repository i ricercatori caricano i preprint dei propri lavori scientifici. Per orientarsi nella scelta del repository più indicato alle proprie esigenze si può consultare la seguente lista, oppure utilizzare uno dei seguenti strumenti:

  • OpenDOAR: directory degli Open Data Repositories “quality-assured”, dunque che raggiungono determinati standard qualitativi;
  • Roar: registro dei repository open access;
  • Re3data: registro con maggiore focus sui repository di dati della ricerca.

Di seguito riportiamo i repository più indicati per la ricerca di preprint in ambito ingegneristico e fisico-matematico. 

ArXiv

Primo repository open access al mondo, creato dal fisico Paul Ginsparg nel 1991. Raccoglie preprint principalmente di fisica e matematica, ma anche di informatica ed ingegneria elettronica.

Sito: ArXiv

EngrXiv

Repository di preprint in ambito ingegneristico, dal 2019 è gestito dalla Open Engineering Inc, organizzazione no-profit che promuove l’open access nel campo dell’ingegneria. 

Sito: EngrXiv

Molte sono le risorse disponibili gratuitamente online sia perché pubblicate con licenze aperte (come le Creative commons), sia perché di pubblico dominio. Di seguito sono riportate alcune piattaforme che permettono di ricercare e/o accedere a vari tipi di risorse gratuite. Per maggiori informazioni sull’utilizzo di questi strumenti vi invitiamo a contattarci!

DOAJ

Repertorio di riviste scientifiche open access curato da DOAJorganizzazione indipendente e non-profit. La stessa organizzazione stabilisce i criteri di inclusione delle riviste nell’archivio e supporta una comunità di revisori che assicura il rispetto dei requisiti formali e qualitativi.

Quando utilizzarlo:  ricerca di riviste OA
Sito: DOAJ

DOAB

Repertorio di monografie e di editori di monografie open access (e peer reviewed), gestito dalla DOAB Fondation e nato in collaborazione con DOAJ. 

Quando utilizzarlo: ricerca di monografie OA
Sito: DOAB

Internet Archive

Biblioteca digitale gestita da un’organizzazione no-profit, permette l’accesso e/o il prestito digitale di tantissime fonti da libri, riviste, articoli a contenuti mediali come video o audio. Grazie alla piattaforma Wayback Machine è possibile ricercare tra le pagine web archiviate nell’arco di quasi 30 anni.  

Quando utilizzarlo: ricerca di dati o documenti storici (anche siti web)
Sito: Internet Archive

Hathi Trust

Biblioteca digitale gestita da un’organizzazione no-profit che fa capo all’Università del Michigan, nasce dal partenariato di 60 biblioteche statunitensi e permette l’accesso a gran parte delle opere digitalizzate delle biblioteche aderenti (se fuori copyright). 

Quando utilizzarlo: ricerca di documentazione storica o rara
Sito: Hathi Trust